A casa di Louis, finalmente!
 
 
Louis Armstrong
 
Louis Armstrong
Lettera a Louis
Il cono d'ombra
Hotter than that
Swing low sweet Satchmo
Quel sottovalutato "Frignone"
Quando Louis superò se stesso
I due "Papa" degli Hot Five
On the Sunny Side of The Street
All Stars
Bing and Louis
A casa di Louis, finalmente!
 



A casa di Louis, finalmente!




di Duccio Castelli

 

 


Rossano Sportiello, che gia' viveva a New York, aveva accettato con entusiasmo la mia proposta di andare a vedere la casa-museo di Louis Armstrong.
Era a Queens, ci dissero "state attenti che sono quartieri pericolosi". Il tassista dovette girare parecchio intorno al block prima di trovare la villetta di mattoni, in cui entrammo paracadutandoci.
Aperta da poco al pubblico e ancora quasi sconosciuta.

Eccola! Di colpo rivedevo certe fotografie famose di Armstrong su Life, che giocava coi bambini del quartiere seduto su quei gradini con la tromba in mano. Eccoci li' a posarci sugli stessi suoi gradini, che sensazione per me.
E per Rossano, anzi per me Rossiello, come un Raffaello. Che cominciava anche lui a sentire nell'aria il carisma del nostro grande Maestro.
All'entrata qualche vetrinetta con ricordini vari per turisti, ma di turisti non ce n'erano proprio quella mattina. Il poco personale era tutto per noi due. Una simpatica ragazzona del tipo di Louis ci sorride e ci chiede se vogliamo fare il Tour della casa. Certo.

Ci spiega allora le regole del Tour, non toccare, non fotografare, stare sulla passatoia del percorso e seguire i suoi avvisi.

Poi lei stessa si dice che in fondo siamo solo noi tre e che la faremo un po' piu' familiarmente, anche perche' intuisce e confermiamo che siamo jazzisti anche noi.. cosi' si prende un po' piu' di tempo per dirci le cose che sa della vita di Louis in quella casa, praticamente la unica e amata casa di Armstrong, quella che non volle abbandonare per una migliore in un quartiere elegante, neanche quando divenne ricco.

Ecco la cucina allora modernissima in cui forcava coi bicchieri di latte ed i red beans and rice, ecco lo spogliatoio di Lucille tappezzato di lame' .. dorato! Ecco la camera con il lettone su cui Louis mori' inavvertito, una notte. Ecco lo studio coi giradischi e il registratore che lui usava molto, anche per farci divertenti esperimenti per se' solo, "suonando sopra" a dischi di ogni genere, comprese le canzoni napoletane (con gioia di Rossiello, dalle fierissime lontane origini napoletane).

Passando un ponte di New York tornando in taxi a lidi piu' urbani, Ross mi confida la sua emozione.

Non siamo piu' gli stessi di ieri. Ora abbiamo visto. Abbiamo sentito.



 
   
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