Quando Louis superò se stesso

di Corrado Barbieri

Siamo al 16 novembre del 1926, gli Hot Five stanno lavorando alle loro straordinarie registrazioni. Tra i brani scelti da Louis ve ne saranno quattro del compositore Percy Venable, tra cui "Big Butter and Egg Man". La canzone allude alla definizione slang in uso verso la fine dell'800, che significa uomo d'affari rozzo, ricco, che butta via facilmente il suo denaro per ostentarlo.
Per il pezzo Louis sceglie una cantante, Mae Alix, una ragazza avvenente per cui pare provasse attrazione e che canta in puro stile Vaudville. La solita, incredibile gioiosita' dell' Armstrong di quei momenti apre il brano, e Dodds lo contrappunta meravigliosamente mentre il Kid al trombone controcanta perfettamente. Quindi Alix attacca, assolutamente sopra le righe, pare urli e probabilmente, non abituata, non si rende conto che non e' in un teatro e che gli strumenti di registrazione sono li' davanti. Louis la segue con una chiacchierata e senza impegnarsi troppo nel canto.
Poi,l'assolo, perfetto,da genio quale e'.
Dopo molti anni di oblio, il brano, col New Orleans Revival, viene via via rispolverato e nel 1947 Louis, nel concerto del 17 maggio alla Town Hall con gli All Stars, lo ripropone. La serata e' un po' movimentata da un primo errore di Louis che attacca "Monday Date" e si accorge del disguido con gli altri, correggendosi e ridendo col pubblico, per poi cadere in un altro piccolo errore, sempre finito in risate. Accade anche ai grandissimi.
Il suo canto si e' fatto più accattivante e melodico, e dopo un eccellente assolo al piano di Dick Cary sottolineato dagli stupendi accenti alla batteria di Sid Catlett, giunge il suo assolo. In un minuto e mezzo Louis smentisce in modo clamoroso e definitivo chi aveva scritto e avrebbe scritto di lui che dopo gli Hot Five/Seven non sarebbe piu' apparso il genio: in quel momento esatto, spaziando dal tono piu' alto a quello piu' basso della sua tromba e donandoci una grande emozione, appare, e come! E Louis supera l'Armstrong di quel perfetto assolo in "Big Butter and Egg Man" del 1926, uno dei suoi più grandi di quel periodo.