On the Sunny Side of The Street
 
 
Louis Armstrong
 
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ON THE SUNNY SIDE OF THE STREET
Emozioni senza tempo sul lato soleggiato della strada



di Corrado Barbieri

 

 

 


Ero adolescente e stavo mostrando in quei giorni quanto l'amore per il jazz mi avesse fulminato. Mio zio, gia' noto appassionato e con vastissima discoteca, mi aveva regalato un 78 giri. Su una facciata c'era "Panama" suonata dai Bob Cats di Bob Crosby, dall' altra "On the sunny side of the street", versione registrata da Louis nel 1937. Le ascoltai credo migliaia di volte, era il primo effetto dello Swing!
Ma quel brano di Armstrong mi faceva provare tutte le volte una sensazione che ancora non conoscevo, era il pathos. Mi rapiva il ritmo, che scoprii con gli anni essere diverso da quello delle altre versioni del brano; mi facevano raggiungere quell'emozione soprattutto il canto di Louis rimbalzante di swing e gli acuti della sua tromba, ma c'era anche il trombone, dal tono gioioso, che mi colpiva con i due assolo che ripetevano la melodia e che ormai ripetevo con la voce. E mi colpiva anche la batteria: i 78 difficilmente riportavano le formazioni, ma ben presto scoprii che erano il trombonista J.C. Higginbotham e il drummer Paul Barbarin, che doveva convincermi anni dopo di essere, assieme a Sid Catlett, il migliore avuto da Armstrong nella sua lunga attivita'. Barbarin pero' era piu' New Orleans, e a quei tempi corrispondeva di piu' ai miei gusti. La formazione era estrapolata dall' orchestra di Luis Russell.
Che canzone "On the sunny side of the street"! Destinata ad essere cavallo di battaglia dei grandi, con gli strumenti o col canto, ma soprattutto uno dei due/tre brani piu' toccanti di Louis, che ci ha sorpresi con versioni sempre differenti.

 

Grab your coat and get your hat
Leave your worries on the doorstep
Just direct your feet
On the sunny side of the street

Can't you hear that pitter-pat
That happy tune is your step
Life can be so sweet
On the sunny side of the street

l used to walk in the shade
With those blues on parade
But l'm not afraid baby
'cause this rover, crossed over

lf l never had a cent
l'll be as rich as Rockefeller
With gold dust at my feet
On the sunny side of the street
(Musica di Jimmy McHugh, parole di Dorothy Fields-1930)

 

Le parole invitano a scordare le tristezze, le brutture della vita, e camminare nel lato soleggiato della strada, inseguendo una musica che aiutera' a dimenticarle, a trovare quella felicita' che solo il lato luminoso ci puo' dare. Una bellissima metafora.

Quello zio,qualche tempo dopo, mi dono' anche il cofanetto con i due LP del concerto di Louis Armstrong con gli All Stars al Simphony Hall di Boston, e il primo brano che misi, saltando gli altri, fu proprio " On the sunny side of the street". Dieci anni separavano quel disco del 1937 da questa registrazione.
Mi colpi' quanto l'altra. Qui,fin dalle prime battute si capisce che il Re, in fatto di parte strumentale, sarebbe stato "Big T", Jack Teagarden. Il brano e' eseguito molto più lento, e Teagarden sottolinea in continuazione le frasi di Louis con uno straordinario controcanto, intercalato da punte nel registro alto del suo trombone, Poi attacca Louis con il canto, che ha un'intonazione molto più malinconica e romantica delle versioni precedenti. Si può dire che il testo assuma un' inflessione "esistenziale"
,riflessiva,sempre evidenziata dai break e passaggi, che definirei unici, del trombone di Big T. Un break stop-music da brivido nella parte finale del cantato e poi Teagarden che va in un assolo imperdibile.
Una rullata di Sid Catlett apre al finale, bello e drammatico di Louis alla tromba.Scroscio di applausi del Simphony Hall.

E un giorno lo stesso zio,... potra' sembrare coincidenza, e lo e', mi omaggio' un secondo cofanetto, che sarebbe diventato una pietra miliare nelle registrazioni di Louis, la nota "Satchmo: A Musical Autobiography" del 1956, in cui rivisitava molti brani del passato. Tra cui,ovvio direi, "On the sunny side".
Per questo ed altri brani della raccolta,entra in gioco una sezione di tre sassofoni e una chitarra, per ricreare le atmosfere delle registrazioni con grandi orchestre degli anni '30 (in particolare quella del 1934 a Parigi con questo brano) e l'arrangiamento e' di Sy Oliver.
Qui Louis inizia con una sorta di chiamata, tre brevi frasi, tre squilli forse per richiamare l'attenzione ad una esecuzione particolare, con un tempo rilassato e portata in fondo con incredibile calore umano. Quindi inizia la melodia e il lavoro di Trummy Young al trombone e Barney Bigard al clarino e' perfetto, anche se lontano dal darci le emozioni di Big T, ma qui Louis non lascia molti spazi, il brano e' tutto per lui! Il canto, inframmezzato dallo scat, e' splendido, e il finale alla tromba pure.
Probabilmente Louis avrà eseguito "On The Sunny Side" un migliaio di volte, e si e' a conoscenza di un' altra versione memorabile trasmessa per radio verso la fine degli anni '30, ma per certo se si vuole trabordare in emozioni, ci sono queste tre autentiche perle.


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Nel link a youtube la versione del 1937



 
 
   
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