Let's get lost
 
 
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Let's get lost

 

Film documentario del 1988 di Bruce Weber. USA. Su Chet Baker.



di Duccio Castelli

 


espinozaVidi per la prima volta questo bel film in Sudamerica pochi anni fa. Me lo segnalò Diego Pequeno, a sua volta regista di documentari e amico. Ci portai Antonio Campusano, un vecchio compagnone jazzista di quel Jazz molto tradizionale.. e tuttavia apprezzò molto e insperatamente tutto del film.
Non avevo idea di un granchè sul film nè - in realtà - su Chet Baker. Confesso un modo di vivere con il mio Jazz alquanto particolare. Niente di convenzionale o strutturato, sono andato solo accumulando sensazioni conoscenza e opinioni per oltre mezzo secolo di una vita permeata di Jazz, di un Jazz disordinato e ribelle, ma sostanzialmente di stile classico.
Baker non mi piaceva. Sino a qualche anno fa. Ma come tante cose, improvvisamente mi conquistò. Cadde dunque al momento per me giusto, lo scoprire questo film, cosa che successe gradualmente eppure nel breve arco della proiezione.. Il fascino di questo artista - che come spesso accade - non prescinde dal fascino della persona, infonde carisma da ogni parte si guardi o si ascolti. Lo spessore artistico del suo "canto" soffiato rivela la sofferta essenza della sua presenza in questo mondo. Le sue poche parole, le sue poche note, le sue lunghe pause ed i gesti, rivelano questo suo mondo così pieno e perduto. Si ascoltano come da lontano, rumori di gente che non capisce (figuri felliniani distratti in una festa con Baker che esige attenzione), personaggi che trasudano rivendicazioni o fette di improbabili eredità, gente che gli spaccò la faccia, e qualcuno che lo amò.
Baker - certo un grande - volle e riuscì a vivere la sua vita, fino in fondo. Quella vita.

 
   
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