Forever Cool: riguardando "Let's get lost"
 
 
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BILLIE FOREVER





Di Mark Meyer e Corrado Barbieri




Verso la fine degli anni 60 del 900, Linda Lipnak Kuhel decise di scrivere una biografia definitiva  di Billie Holiday, che facesse luce sugli anfratti più reconditi e a volte scabrosi della sua vita. Passo’ quindi 8 anni nella ricerca di artisti e personalità che l’avessero conosciuta prima della sua tragica morte, avvenuta nel 1959.

Ne scaturirono interviste che coinvolsero artisti quali Charlie Mingus, Sylvia Sims, Tony Bennet, Count  Basie, come anche vecchi compagni di scuola di Billie, amanti, avvocati e perfino i poliziotti che l’avevano arrestata, con relative registrazioni audio…Il tutto affiancato da documenti legali, referti ospedalieri, verbali dei tribunali e lettere private.

La Kuehl non fini’ mai il suo lavoro, perche’ nel 1978 fu trovata morta su un marciapiede, si era apparentemente lanciata dalla finestra della sua stanza  d’albergo. Fu dichiarata suicida, ma la famiglia non accetto‘ mai tale responso, pensando che per qualche sconosciuta ragione la morte avesse avuto a che fare con i farmaci che la donna assumeva per disturbi mentali.

Saltiamo al  2018, quando il produttore di documentari James Erskine compro’ i diritti dei film della Kuhel e ne ricavo’ il documentario “ Billie”, uscito nel 2019. Una storia che nasconde una doppia tragedia, quella nota di Billie e quella più misteriosa della Kuhel, scomparsa a soli 38 anni.

Qui il documentario “ Billie”, quasi un bonus per appassionati e studiosi dopo i vari filmati  realizzati nei 30 anni fino ad oggi. 




 

 
 
   
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