Amadeus
di Duccio Castelli
Musica. Jazz. Musica Jazz. Musica.
Non altro. E se proprio vogliamo non e' difficile apparentare la classica al jazz, specie con Paganini, Bach e le sue fughe.
Ma se andiamo un poco oltre, ci rendiamo conto che c'e' un punto assolutamente in comune: la creativita', la composizione.
Quando nello stupendo ed ormai vecchio film "Amadeus", seguiamo la creazione in diretta, non possiamo non esserne affascinati profondamente. Quando Mozart malato nel letto quasi di morte detta a Salieri, la scena e' arte nell'arte! Il regista, Milos Forman, riesce a realizzare delle sequenze struggenti dove il carisma creativo lascia il segno di qualcosa che va oltre il razionale e il comprensibile. La sua arte si serve di quella di Mozart per giungere dentro di noi.
Ebbene, quando un grande jazzista compone (e lo fa spesso improvvisando), si potrebbe benissimo immaginarci un Salieri di qualche secolo dopo, che si dispera,si strugge e intenerisce nel trascrivere l'assolo di Armstrong in "Potato Head Blues" o di Bix in " Sorry".
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