di Tano Ponzoni
Dotato di uno stile personale, tendente a mescolare musiche ebraiche con elementi del jazz, Ziggy Elman fu uno dei trombettisti storici dell'orchestra di Benny Goodman e anche un “uomo orchestra”, per la sua capacità di suonare indifferentemente tromba, trombone, sax, baritono e clarinetto. La tromba però rappresentò (influenzato prima da Bunny Berigan poi da Harry James) il suo strumento preferito. Una voce squillante, chiara, ricca di swing, spesso lanciata sulle note acutissime.
Sono famose le sue esercitazioni di «hore» ebraiche a tempo di swing come “And The Angels sing”, “Bei Mir Bist Du Shoen” (la prima divenne la sigla della propria big band) suonate con una tecnica chiamata «fralich», che significa folclore ebraico.
Sua caratteristica fu la strana posizione in cui usava la mano destra.
Ziggy nacque a Philadelphia il 21 maggio 1914 (vero nome Harry Finkelman) da una famiglia ebraica di origine tedesca. Studiò ad Atlantic City dove i suoi genitori si trasferirono quando aveva poco più di 10 anni.
A 15 venne ingaggiato come trombonista dall'orchestra di Stell Pier, e con lui rimase fino al 1936, quando Benny Goodman lo chiamò per sostituire Pee Wee Erwin che lasciava la sua big band. Posto a fianco di Harry James, ne divise la sua fama fino a quando Harry non lasciò Goodman per formare una sua orchestra.
Partecipò al The Night of January 16, 1938 e cioè al leggendario Concerto alla Carnegie Hall, della big band di Benny Goodman. Il brano che lo rese famoso era appunto un «fralich» che le Andrews Sisters avevano di recente portato al successo: “Bei mir Bist Du Shoen”, tratto da uno show musicale scritto da Salomon Secunda per il Second Avenue Yiddish Theatre.
Si tratta di una danza di nozze ebraica. Quando nel 1940 Benny Goodman sciolse l'orchestra, Ziggy passò per un mese all'orchestra di Joe Venuti, e poi rimpiazzò Bunny Berigan nell'orchestra di Tommy Dorsey. Rimase con Dorsey finché non venne chiamato alle armi nel 1943. Alla fine della 2ª Guerra Mondiale rientrò nelle file di Dorsey.
Venne quindi eletto nei referendum di Down Beat e di Metronome partecipando alle famose registrazioni dell'orchestra dei Metronome All Stars.
Nel 1947 nacque per la seconda volta (la prima era stata un tentativo del 1939 non andato a segno) la sua big band, mentre si trovava in California in occasione delle riprese del film «The Dorsey Brothers» per la MGM. Sempre per la MGM registrò, con la brava cantante Peggy Maxell, alcuni standard, che incontrarono i gusti del pubblico.
Ma il carattere di Elman non era dei più tranquilli e sciolse l'orchestra per rifondarla un anno dopo. Partecipò a svariate colonne sonore per film musicali (“Panic in the street”, ad esempio) poi nel 1955 apparve nel film “Benny Goodman story” (“Il re del jazz” in Italia) e continuò lavori di studio.
L'ultimo anno della sua vita si allontanò dall'ambiente musicale. Morì a Van Nuys (California) per cirrosi epatica, il 26 gennaio del 1968. Aveva solo 54 anni.
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