Urban Clifford Green, classe 1926. " Urbie " e' stato uno dei trombonisti piu' versatili della storia del jazz, e il suo straordinario sound, caldo, pastoso, fluente anche nel difficile registro alto delle tonalita', ne ha fatto uno dei trombonisti piu' amati negli anni '50 e ' 60.
Si ispiro' a tutti i grandi del trombone che l'avevano preceduto, da Higginbotham a Teagarden, da Tommy Dorsey a Glenn Miller, per giungere a una tecnica sopraffina e a un sound di eccezionale piacevolezza e perfezione. Come si e' detto fu estremamente versatile, scegliendo senza esitare band che suonavano dichiaratamente jazz classico, il complesso di Bobby Hackett ad esempio, come pure contesti molto piu moderni dove poteva sfoggiare una notevole creativita' e mettere in evidenza il suo peculiare gusto musicale.
Registro' nella sua carriera circa 250 brani musicali per circa una trentina di album e nel 1954 fu il piu' votato su Down Beat come " Nuova Star " del trombone.
Non e' facile privilegiare un album di Green piuttosto che un'altro, ma volendo essere sicuri di essere catturati dal suo sound, credo che " Blues and other shades of green by Urbie Green " da anni reperibile in CD ma anche su App Store, sia non solo la miglior testimonianza del suo talento, ma un' opera valida in senso assoluto, una perla jazzistica da non mancare per chiunque. L'album contiene le tracce di tre vinili, tra cui i 6 brani appartenenti al disco da 25 cm oggi quasi irreperibile, anch'esso un gioiello fin dai suoi tempi, quell' " Urbie Green and his band " che contiene il formidabile " Lullaby of Birdland ", registrato con riverbero e uno dei brani che inevitabilmente colpisce con l'atmosfera e le emozioni che e' in grado di creare.