SCHEGGE DI JAZZ PURISSIMO, NEL GRIGIORE COMMERCIALE

 
 
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L’ULTIMO DONO DI HOAGY



Di Corrado Barbieri







Il posto che Hoagy Carmichael occupa nella storia musicale é da sempre riconosciuto da chiunque si interessi non solo della musica afro-americana, ma di musica in generale. Brani come “Stardust“ e “Georgia on my mind“ saranno lì, in ogni occasione, in ogni nostra discoteca, in ogni pubblicazione a ricordarcelo per tanti, tanti anni a venire. Come pure rileggeremo scritti e rivedremo documentari dove il compositore, un artista che definiremmo “sui generis”, racconta degli anni dorati del jazz di Chicago, della leggenda vivente Bix Beiderbecke e dell’effetto che ebbero su di lui le note della sua cornetta.
Quando Hoagy interpreta con il canto le proprie composizioni si impone l’uso di aggettivi che raramente vengono scelti per altri artisti, come lieve, naturale, ruspante e c’è addirittura chi dice che la sua intonazione è quella di chi canta facendo la doccia, spontanea, completamente libera da stati emozionali, rilassata.
Siamo sempre stati di questo avviso e abbiamo apprezzato quel sound del tutto particolare, accattivante, unico. A deliziarci ulteriormente e a fissare questo sound, ci ha pensato nel 1956 Dick Bock, genio fondatore della Pacific Jazz, che ha voluto far registrare a un Hoagy ormai in età avanzata ma con lo spirito e la freschezza interpretativa di sempre, un album piacevolissimo e da riascoltare più volte, in più rivolgendosi, al fine di ottenere quel tocco di fantasia e modernità che desiderava, a un altro genio, dell’arrangiamento e della direzione d’orchestra, Johnny Mandel.
Come se tutto ciò non bastasse, nell’orchestra accompagnatrice sono stati inseriti musicisti del calibro di Harry Sweets Edison e Conrad Gozzo alla tromba o Jimmy Rowles al piano.
Ma c’e’ anche, inaspettata, la classica ciliegina sulla torta in un brano che giudichiamo assai interessante, un’apparizione di Art Pepper in “Winter moon“.


Siamo in pieno cool, gli anni Trenta si perdono nella nebbia del tempo, e Hoagy è come se ci dicesse, col suo consueto tono familiare “vedete ? il jazz continua a crearci emozioni, anche lievemente, in modo sempre diverso ma sempre affascinandoci !“
I brani compresi nell’album “Hoagy sings Carmichael” sono :

  • Georgia on my mind
  • Winter moon
  • New Orleans
  • Memphis in June
  • Skylark
  • Two sleepy people
  • Baltimore Oriole
  • Rockin‘ Chair
  • Ballad in Blue
  • Lazy River
  • Georgia on my mind - bonus track

Undici pezzi in cui, per certo, raffinatezza, buon gusto e musicalità sono lì per essere letteralmente assorbiti da chi ascolta.

 

 

 

 


 

 



 

 

 

 


 

 

 

 





 

 
 
   
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