TURK MURPHY
Erede prodigioso del San Francisco Style
di John Milner
Primo ad uscire dalla Yerba Buena Jazz Band di Lu Watters, il trombonista Turk Murphy fu il musicista del gruppo di San Francisco piu' longevo, operando in pratica fino alla sua scomparsa nel 1987.
La Turk Murphy's Jazz Band inizialmente fu in sostanza la band di Watters, con le due classiche trombe, rappresentate da Bob Scobey (vedi) e Don Kinch, e quasi tutti gli altri elementi.
Essendo quindi "la" Yerba, non poteva che mantenere quel sound, cioe' quello del San Francisco Style, ma con la parte del trombone allargata a maggiore presenza e a piu' frequenti assolo, quindi piu' variato.
Turk (un nomignolo) si ispirava a Kid Ory, ma con uno stile piu' energico e meno rilassato. Le sue qualità non si limitavano pero' a questo, e naturalmente al suo formidabile swing, Turk era infatti un musicista pieno di fantasia e capacita' creative, che si estrinsecavano anche nella composizione di parecchi brani, tra cui il memorabile "Big Bear Stomp", per ricordare il luogo dell' inizio dell'avventura del San Francisco Style, "Minstrels of Annie Street" sempre in memoria degli entusiasmanti inizi, e "Trombone Rag", un brano concepito per il trombone non diversamente dallo storico "Ory' s Creole Trombone" di Ory, apparso con gli Hot Five. Non ultimo, in molti brani il suo canto, ben diverso da quello di Clancy Hayes e con un tono grintoso e simpatico, forniva un ulteriore elemento fortemente trascinante.
Con il distacco di Bob Scobey la band adotto' la formula a una sola tromba e per qualche anno la first line della formazione, fu: Turk Murphy (trombone), Don Kinch (tromba), Bob Helm/Bill Napier (clarinetto). Wally Rose era ancora al piano, mentre la sezione ritmica fu quella che subì più varianti.
Una serie di concerti in California (tra cui quello rimasto leggendario all'Italian Village di San Francisco) e nell'Ovest ebbero un successo strepitoso e valsero alla Turk Murphy's Jazz Band il giudizio entusiastico dei critici e della stampa specializzata che la definirono una delle più grandi band di jazz tradizionale. In realtà, negli anni quello swing
energico e più che trascinante di Turk non verra' mai meno.
Turk amo' anche accompagnare voci femminili, con cui incise vari brani, negli anni '50 Claire Austin, eccellente interprete di blues e piu' avanti Pat Yankee la cui voce caratterizzo' un intero album.
Si giunge cosi' agli anni '70, in cui,con la ribattezzata Turk Murphy and His San Francisco Jazz Band, lo straordinario trombonista regalerà al pubblico del jazz classico alcuni veri e propri gioielli, resi possibili anche dalla collaborazione, destinata a durare 11 anni, con il giovane
trombettista Leon Oakley.
Una lunga serie di concerti e una trentina di brani registrati rivisitando i repertori di Jelly Roll Morton, degli Hot Five/Seven, nonché vari Rag e classici di New Orleans sono da annoverare tra le più entusiasmanti performances di jazz classico degli ultimi decenni del secolo.
Lo spaziare tra questi brani, alcuni dei quali in quegli anni poco visitati dalle band, come "Wild Man Blues", "Willie the Weeper", o la sua "Big Bear Stomp", non mostra solo tutto lo swing di cui Turk e' capace, ma denota con le sue re-interpretazioni un gusto musicale straordinario, che definirei senza tempo, mentre nei brani cantati la sua voce "autoritaria" ci conduce alle atmosfere più belle del jazz.
A San Francisco una strada e' intitolata a lui.