“ THE TRAIN AND THE RIVER “, INDUBITABILE SIMBOLO E GODIMENTO 

Di Corrado Barbieri

Chiunque abbia vissuto in tempo reale la nascita del Cool e del West Coast non potrà togliersi più’ dalla mente l’ apertura del film “ Jazz in un giorno d’estate “ (vedi qui nella sezione Jazz e Cinema ), quando l’incredibile effetto dei riflessi dell’acqua voluti da Bert Stern, il creatore, e’ accompagnato dal brano “ The train and the river “ composto da Jimmy Giuffre, brano che continua ad inizio film quando si esibisce sul palco il celebre trio di Giuffre e che si può’ tranquillamente affermare sia rimasto, assieme ad altri, come un titolo posto al capitolo storico West Coast Jazz.
Jimmy lo aveva già registrato un anno prima ( 1957 ) nell’ altrettanto famoso “ The sound of jazz “, l’ altro documentario principe di quella musica afro-americana che sotto la spinta dell’ innovazione stava diventando più bianca. Il trio era composto da lui, dal sempre straordinario Jim Hall alla chitarra e dall’ ottimo bassista Ralph Pena,sostituito poi da Jim Atlas. I duetti tra Giuffre e Jim Hall sono la chiave di godimento e la vera valenza del brano, e il tocco finale e’ dato dall’ alternanza di strumenti messa in atto da Giuffre, che prima esordisce con il sax baritono, quindi continua con il clarinetto e poi con il sax tenore.
Quando pero’ il trio partecipa un anno dopo al festival di Newport immortalato da “ Jazz in un giorno d’estate “ , la formazione e’ cambiata e presenta un ulteriore elemento di interesse e di piacere all’ascolto : Bob Brookmeyer al trombone a pistoni sostituisce Atlas, e il risultato e’ eccezionale . Il pezzo e’ eseguito con un tempo più veloce e la verve degli artisti risulta superiore probabilmente data dalla presenza di un pubblico folto e qualificato.
Naturalmente le versioni del brano non si fermano a quelle esibizioni e Jimmy Giuffre lo registrerà innumerevoli volte, sempre col risultato di suscitare grande emozione, ma “ The train and the river “ era gia’ assurto a simbolo imperituro di uno stile jazzistico fondamentale e di un periodo di creatività assoluta.