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THE GREAT REUNION CONCERT
Chris Barber, Re europeo del jazz classico

 


Di Corrado Barbieri


 



Settant'anni di percorso jazzistico nel jazz classico, e' il periodo di attivita' dell' inglese Chris Barber, trombonista e "Re" di questo genere in Europa, circondatosi fin dagli inizi negli anni '50 di altri Re, musicisti come Monty Sunshine al clarinetto e Pat Alcox alla tromba, senza ombra di dubbio i piu' grandi per il loro strumento nel panorama jazzistico classico europeo.

Bandleader, arrangiatore e anche produttore, ha a suo nome qualcosa come oltre cento album, un record non solo a livello europeo, ma anche internazionale. Un protagonista della storia del revival che ha lasciato un segno indelebile unitamente agli altri straordinari componenti della sua band . Impossibile non essere trascinati dall'ascolto del loro swing, e nei video non sentire noi stessi quel prepotente entusiasmo che letteralmente sprizza da ogni musicista. Per non parlare della sua carica di energia, della sua trabordante e visibile passione per la musica afro-americana e della sua ironia nel porgersi.

A un certo punto della sua carriera, per festeggiare i 21 anni della band, dopo aver cambiato vari componenti del gruppo, volle riunirsi con il clarinettista Monty Sunshine, con il chitarrista e cantante Lonnie Donegan, che avevano seguito proprie strade, per una " reunion ", un concerto del 1975 alla Fairfield Hall da cui nacque uno dei suoi album piu' belli ed entusiasmanti, " The Great Reunion Concert ", dove svetta sempre la figura della fedelissima tromba ( fino alla morte ) Pat Halcox, una personalità jazzistica del panorama europeo mai abbastanza apprezzata, e quella del sassofonista John Crocker.

Da ricordare che il jazz classico vide l'inizio del declino della sua diffusione negli anni '60 con l'avvento del rock e del folk, un declino che Barber seppe evitare inserendo nel proprio repertorio alcuni classici del blues, del folk e del country, interpretati mirabilmente, con buona pace dei puristi che come al solito ( vecchissima abitudine ) non mancarono di usare l' aggettivo " commerciale ", giudizio che da decenni ha perso ogni senso.

" The Great Reunion Concert " si apre con un classico che ci porta dritti per le strade della New Orleans degli anni d'oro, " Bourbon Street Parade ", dove Barber accoglie l'ascoltatore con un assolo del suo strumento dallo swing travolgente. Le consuetudini che vedono spesso negli anniversari occasioni di mediocre qualita' musicale, quella notte furono sfatate , e brani come " Isle of Capri ", " Bobby Shaftoe " ( in un ottimo arrangiamento di Barber ), " Whistling Rufus ", " Stevedore Stomp " conducono al pathos per ogni amante del jazz classico . Molto trascinante anche Lonnie Donegan col suo " Skiffle " ( vedi www.paradiseroad.it sezione Musica, link in questa home ) applicato a brani country come " On a Monday ", " Long Gone Lost John ", " Jenny Ball ".

Una nota triste e al contempo carica di significati : il concerto alla Fairfield Hall improvvisamente venne interrotto per un allarme bomba, rivelatosi poi falso. I 2.000 spettatori attesero pazientemente fuori dal teatro, e la band li intrattenne all'aperto, con brani adeguati, alla New Orleans! Poi la maggior parte del pubblico riprese i suoi posti a sedere. Questa la forza del jazz, ammesso ci fosse bisogno di un ulteriore esempio.

 

 

 

 
   
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