A Nightingale sang in Berkeley Square
di Corrado Barbieri
Berkeley Square e' una piazza alberata del Mayfair, il quartiere elegante di Londra, dove si trova tra gli altri il noto Hotel Ritz. E' qui che l'autore delle parole, Eric Maschwitz, immagina che un usignolo, ammaliato dalle mille luci e da quell'atmosfera, canti di notte, su quegli alberi.
La musica e' di Manning Sherwin e contribuisce ad uno dei brani piu' romantici che siano mai stati scritti. Non ci sono usignoli a Berkeley Square, e' la metafora della magia dell'incontro tra due innamorati.
Il brano e' composto alla vigilia della seconda guerra mondiale, a Le Lavandou, in Costa Azzurra, allora piccolo villaggio di pescatori, in un oscuro bar dove Maschwitz volle cantarlo accompagnato da un sassofonista locale. Diventera' uno dei piu' popolari temi britannici e in seguito data la sua struttura musicale, con tempo molto lento,uno standard jazzistico con cui si cimenteranno cantanti e musicisti jazz di tutto il mondo. Negli anni Sessanta ne nascerà un' interpretazione inarrivabile, in seno al prezioso album di Anita O'Day "This Is Anita", un gioiello dolcissimo, di grande raffinatezza, magari da ascoltare a finestre aperte, a primavera avanzata, preferibilmente nel periodo di fioritura dei tigli.... Per trovare realmente un momento magico, inebriandosi con una voce che e' uno dei più' affascinanti sound ascoltabili.
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