ASCENSEUR POUR L'ECHAFFAUD, CAPOLAVORO ASSOLUTO
 
 
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VENERE DI MILO, UN ALTRO BRANO PER SEMPRE

 


Di John Milner 


 



Nel 1949, a soli pochi anni dalla nascita del fenomeno piu' rivoluzionario della musica afro-americana, e forse, azzardo, anche di tutta la storia della musica stessa, cioe' il Be Bop, qualcuno penso' gia'  a un passo successivo, ad andare oltre quello stile. Come sappiamo fu   con il suo nonetto che Miles Davis, ben spalleggiato da Gil Evans, Jerry Mulligan, e John Lewis volle dar vita a questo passaggio, con il complesso orchestrale noto  come " Nascita del cool " . E li' inizio' un altro dei grandi capitoli del jazz, al centro di un ventennio musicale letteralmente frenetico dal punto di vista creativo.

In quell'occasione Mulligan, in una vena compositiva che si puo' definire magica, arrangio' per il complesso un brano che titolo' " Venus de Milo ", che fu registrato per l'album Birth of the Cool.

Otto anni dopo, nel 1957, probabilmente ad opera del boss della Pacific, Dick Bock, fu riunito un ottetto, nell' intento della  realizzazione dell'album Jerry Mulligan Song Book vol.1, la cui caratteristica fu una linea di sassofoni al top del momento, tanto da fare della registrazione un momento storico : Lee Konitz all' alto, Allen Eager al tenore, Zoot Sims all'alto e al tenore, Al Cohn al baritono e al tenore, piu' Mulligan al baritono. Completavano il complesso Freddie Green alla chitarra, Henry Grimes al basso e Dave Bailey alla batteria. Gli arrangiamenti erano dell' esplosivo Bill Holman.

Tra i brani registrati vi fu " Venus de Milo " ed e' superfluo commentare   Il risultato oltre le parole scritte dall' amico e musicologo Marc Myers : fu stellare !

Nella registrazione gli assoli  sono, nell'ordine, di : Mulligan, Konitz, Cohn, Grimes 

 

 

 

 


 
   
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