SCHEGGE DI JAZZ PURISSIMO, NEL GRIGIORE COMMERCIALE

 
 
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IL MAGICO CANTO DELLA SIRENA CHET 



Di Corrado Barbieri





I primi brani cantati del Chet Baker allora solo trombettista, furono
“ I fall in love too easily” e “ The thrill is gone”, registrati in una seduta del 1953. L’effetto della sua voce, definibile come un misto di romanticismo, umana vulnerabilità e “ rilassata e languida mascolinita’ “, colpi’ ogni tipo di platea. Qualcosa di mai sentito da una voce maschile, una novità, e oggi si può dire un unicum rimasto tale, proiettabile nel futuro come credo  mai Chet avrebbe pensato. Era come un prolungamento del suono della sua tromba o del suo flicorno, lirico ma sobrio. 
Sul tutto pesava non poco la sua figura, simile a quei tempi a quelle di James Dean e Montgomery Clift, fatta di una bellezza che  coniugava ritrosia ed eterna giovinezza, condita con un pizzico di mistero.
A quelle registrazioni, negli anni, seguirono più di 60 brani, per i quali l’effetto era sempre lo stesso, attraente come il canto di una sirena, rilassante,ascoltabile in ogni situazione. E, con il passare degli anni, se il suo volto veniva spietatamente segnato dal tempo, quella voce invece non si alterava, continuava ad emanare  quei magici effetti, proiettandoli nel persempre. 





 

 

 


 

 



 

 

 

 


 

 

 

 





 

 
 
   
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