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J.J. J O H N S O N Il Blindfold Test
Leonard Feather
In questi ultimi anni, J.J.Johnson ha intrapreso una nuova carriera, quella di compositore/arrangiatore. Nel 1961 ha speso 6 mesi lavorando ad un materiale speciale per il Montreux Jazz Festival e in uno dei lavori ha eseguito “ Perceptions” con il featuring di Dizzy Gillespie, e' ampia evidenza che il tempo e' stato ben speso. “E' frustrante l'attivita' della composizione paragonata a quella del suonare” ha dichiarato recentemente, “in seguito sono stato in tournee con Miles Davis e per un anno e mezzo ho toccato a mala pena la penna perche' viaggiando riesce troppo difficile comporre. I brani sottoposti: 1 - Gary McFarland: “Reflections in the Park” (dall'LP “The Gary McFarland Orchestra“) - Verve- ( Phil Woods, cl – Bill Evans, piano – McFarland, compositore.) Non conosco questo brano. Dapprima mi e' sembrato simile alle presentazioni orchestrali del MJQ, ma piu' avanti ho capito che non lo era. E ancora, e' sembrato qualcosa di Jimmy Giuffre al clarinetto, una delle sue composizioni. Il piano era poco denso, sottile e angolare...ho pensato potesse essere John Lewis. Malgrado questo il gruppo non mi e' noto e non riesco ad identificare i brani, posso affermare di sentirlo ben coeso e il brano e l'interpretazione molto ben riusciti. Mi e' piaciuto – molto interessante. Tre stars. 2 - Al Grey: “ Through for the Night” (dall'LP “ Night Song”) - Argo - ( Al Grey, trb. - Trummy Young, compositore). Tutta questa performance trasmette un feeling buono e felice. Ho sentito il brano un milione di volte, anche se non recentemente. Lo si puo' definire uno di quei buoni vecchi brani, qualunque cosa sia. Il solista al trombone sembrava Al Grey. Lui e' uno tra i pochi musicisti che riescono a sortire quell'effetto naturale-sordina-e plunger e questo e' molto difficile da suonare. Non molti ci hanno provato e diversi, tra quelli che lo hanno fatto, non ci sono riusciti bene. Chiunque sia, ha suonato un gran bell' assolo con il plunger e a questo darei quattro stars. In effetti, tutta la registrazione aveva un feeling swingante, quindi direi quattro stars per tutta la performance. 3 - George Auld: “ You are my Lucky Star” ( dall'LP “ George Auld plays the Winners”) - Phillips ( Frank Rosolino, trb – Auld, tenor sax.) Posso fare solo un commento su questo brano. L'unica cosa che mi e' veramente piaciuta e' stato l'assolo del trombonista che credo sia Frank Rosolino, che suona sempre molto bene.Sulla scorta di quel breve assolo, diciamo due stars e mezza. Il resto non e' mai decollato. 4 - Modern Jazz Quartet e Orchestra: “ Around the Blues” (dall'LP omonimo) – Atlantic - ( John Lewis, piano – Milton Jackson, vibes – Percy Heath, bass – Connie Era l'Orchestra U.S.A.? Sospetto lo sia o comunque un facsimile - il MJQ &co. 5 - Curtis Fuller: “ In the wee small hours of the Morning” ( dall'LP “ Soul Trombone”) - (Impulse)- ( Fuller, trb.) Wee Small Hours of the Morning… Quello e' Curtis Fuller, che e' progredito ad un passo piu' rapido di qualsiasi altro giovane trombonista qui intorno; e' venuto da lontano in un tempo molto breve anche se non penso che questo brano rappresenti uno dei suoi sforzi migliori visto che non sembra essere affatto decollato. |
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