Vic Dickenson non e' inquadrabile in alcuna categoria o stile jazzistico, uno splendido trombonista che poteva spaziare dal jazz classico, allo swing, fino al bop grazie alla sua versatilità , alle sue idee musicali, al suo fraseggio articolato, alle sue qualita' tonali, sempre di straordinaria piacevolezza e non di rado entusiasmante. Un musicista che affondava le sue radici nel jazz di Kansas City, veterano delle band di Count Basie, Benny Carter ed Eddie Heywood.
Nel 1953 diede vita a un settetto accompagnandosi con altri elementi di eccezionale classe, come Ruby Braff alla tromba, Edmond Hall al clarinetto, Walter Page al basso e Philly Jo Jones alla batteria, con i quali effettuo' una serie memorabile di incisioni per la casa discografica Vanguard Jazz Showcase, che con quelle inizio' la sua attività nel 1953. Nelle sedute di incisione, che dovevano poi risultare nella produzione di quattro album da 10 pollici, fu inserita una caratteristica nuova e interessante : l'ambiente tecnologico e arido, con i tecnici, fu posizionato in una stanza diversa, seppur attigua a quella dei musicisti, dove una semplice serie di microfoni avrebbe catturato gli effetti acustici e l'atmosfera di un concerto dal vivo. Inoltre non furono dati limiti di tempo ai musicisti, che potevano inanellare assoli dopo assoli improvvisando a loro gusto e piacimento. Il risultato di questi espedienti lo si percepisce facilmente ascoltando quell'atmosfera e la qualita' jazzistica di questi album affascinanti, oggi racchiusi in un cofanetto di due CD, prezioso, senz'altro da mai perdere, ma con in piu' un consiglio : dirigere subito l'ascolto iniziando dal classico brano " Everybody loves my baby ", per carpire immediatamente quell' atmosfera, che sembra dirci " Il jazz e' immortale " .
La cover. Sappiamo tutti che le copertine degli album di quegli anni molto spesso corrispondevano a straordinarie opere d'arte, e quasi sempre presentavano una grafica di gusto molto originale. - Vic Dickenson Septet -, sul fondo bianco, mostra solo il ritratto di Vic a china, non pop art e nemmeno astrazione, ma un ritratto accurato, molto somigliante quanto pieno di sapore, opera di Charles White, artista che dal 1942 agli anni '50 si aggiudico' una serie incredibile di premi tra cui quello del Metropolitan Museum. I suoi lavori sono raccolti alla sezione a lui dedicata nella Libreria del Congresso, una garanzia per l'immortalità , la stessa delle registrazioni degli album del - Vic Dickenson Septet -
I brani nel cofanetto :
1-CD
- Russian Lullaby
- Jeepers Creepers
- I cover the waterfront
- Sir Charles at Home
- Keeping out of mischief new
Formazione : Vic Dickenson (tb), Edmond Hall (cl), Ruby Braff (tp), Steve Jordan (g), Walter Page (b), Sir Charles Thompson (p), Les Erskine (d)- New York City - 9 December 1953.
2-CD
- When you and I were young, Maggie
- You brought a new kind of love to me
- Eveybody loves my baby
- Nice work If you Can get it
- Old fashioned love
- Suspension blues
- Runnin' wild
Formazione : Vic Dickenson (tb), Edmond Hall (cl), Shad Collins (tp), Steve Jordan (g), Walter Page (b), Sir Charles Thompson (p), Jo Jones (d), Ruby Braff, guest star (tp) On 3&5 - New York City - 29 November 1954.