UNSUNG HERO - Un eroe quasi misconosciuto e mai celebrato.
di Adriano Pateri
Tony Fruscella, un grande e praticamente dimenticato trombettista jazz americano di chiare origini italiane, nasce ad Orangeburg - NY nel 1927. Dopo un inizio nella Army Band durante il suo servizio militare, si fa notare per il suo sound 'cool' influenzato da Davis e da Joe Thomas. La parola d'ordine per questi grandi musicisti è: niente vibrato con la tromba. Fruscella lo ha sicuramente ascoltato molto ed è certo che sia stato influenzato o abbia anche influenzato Chet Baker. Fu anche influenzato da Dizzy…e chi non lo fu? E c'è perfino qualcuno che con la fluidità del suo fraseggio lo accomuna al grande Bix Beiderbecke. Comunque sia, ed anche se Tony Fruscella non dispone di una estesa discografia - il suo disco eponimo è il solo che registrò come leader - il sound 'soffiato' della sua tromba e il suo discorso profondamente melodico non solo rivelano una grande sensibilità musicale, ma penso che arrivino addirittura a precorrere, in compagnia di Chet, lo stile di grandi trombettisti contemporanei come quello del tedesco Till Bronner. E' consigliabile ascoltare il suo "I'll be seein' you" reperibile su YouTube assieme ad altri suoi brani.
Fruscella è attivo negli anni '50 e collabora come sideman con molti musicisti come Lester Young, Charlie Barnet, Gerry Mulligan e soprattutto Stan Getz con il quale ha anche registrato un disco.
Sul piano personale Fruscella ha vissuto la bohème degli anni '50, travagliato dall'uso di droga ed alcol, molto diffusi tra i musicisti di quel periodo. Sposò Morgana King, cantante ed attrice dal nome d'arte roboante che celava quello vero di Maria Grazia Morgana Messina. Discreta cantante, la King recitò nel ruolo di Carmela Corleone moglie del boss Vito nella saga del "Padrino". Interessante che Morgana e Fruscella negli anni '50 frequentassero spesso la famiglia di Charlie Parker con il quale il trombettista suonò in pubblico molto spesso e questo dà l'idea del mondo, musicale e non, in cui Tony visse nel periodo musicalmente più produttivo per lui.
E' molto triste pensare che un tale musicista di talento non abbia avuto il riconoscimento a lui dovuto. Purtroppo non è né rimarrà il solo nella storia del jazz ed è anche per questo che chi scrive continua a detestare nel profondo gli pseudomusicisti, produttori di musica di consumo ed usurpatori di fama e ricchezza ai danni di artisti come Tony Fruscella.
Fruscella muore di cirrosi epatica a New York nel 1969 a soli 42 anni.