Quell'album eterno in cui Evans spense le stelle

 
 
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Quell'album eterno in cui Evans spense le stelle




di Adriano Pateri






21 febbraio 1966, Bill Evans si esibisce in concerto alla Town Hall col suo Trio ( al basso Chuck Israels e alla batteria Arnold Wise ) e viene registrato per la Verve : ne scaturirà un album tra più belli in assoluto del pianista sul piano creativo ed ispirato dell'esecuzione. Ogni brano è una gemma, e ciò che ne valorizza ancora di più il contenuto sono gli oltre 13 minuti dell'esecuzione di "Solo -in memory of his father" che incorpora la sua splendida composizione "Turn out the stars".

Bill vuole "spegnere le stelle" perché suo padre, già afflitto da alcolismo acuto, lo ha lasciato da poco. E' l'ennesimo episodio di una tragica tristezza che ha marcato le varie fasi della vita dell'artista, la morte del padre, il suicidio dell'amato fratello pianista, il suicidio della sua prima compagna Elaine, anch'essa vittima della droga ed infine i suoi gravi problemi di salute. Va anche detto che "Turn out the stars" è generalmente considerata una delle jazz ballad più belle mai composte, al pari della "Lush life" di Billy Strayhorn e di "If you could see me now" di Tadd Dameron.

 

 

 

 


 

 



 

 

 

 

 

 





 
 
   
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