" ...sia la band che il suo maggiore solista e pilastro, Alfredo Espinoza, raggiungono in molte occasioni delle altezze musicali e artistiche degne dei migliori momenti di storia del jazz, in assoluto". Così si esprime Duccio Castelli in questo stesso sito sulla Portena Jazz Band e sul sassofonista cileno. Il rammarico e' sempre che non si possa portare a conoscenza di un pubblico piu' vasto l'intera opera di Espinoza. E sappiamo che ciò si e' verificato perché il grande jazzista e la sua band erano nel luogo sbagliato, in America Latina, assolutamente ignorati dalle "majors" statunitensi.
I prodotti della sua vasta discografia sono quindi in mano agli appassionati che giustamente non solo ne sono gelosi, ma che da quei luoghi non possono certo investire in proprio per il rilancio degli album piu' importanti, che pure sarebbero accolti entusiasticamente da un pubblico oggi ignaro dell'esistenza di tali gemme.
Si potrebbe obiettare che parecchio e' stato messo in rete su youtube o in vendita su Applestore, ma si sa benissimo che nella babele del web, senza una promozione di qualche tipo si può contare solo su sporadici visitatori ed acquirenti.
Il " Flaco", come era chiamato affettuosamente Espinoza, ebbe il momento di suo maggior fulgore a Parigi a inizio anni 70, dove in certo senso e in scala minore avvenne ciò che era accaduto negli anni '30, quando ci fu una diaspora di jazzisti neri dagli Stati Uniti (ricordiamo, uno per tutti, Coleman Hawkins) in cerca di maggior fortuna e apprezzamento e di assenza di discriminazioni. Il pubblico francese si mostro' entusiasta e maturo nei giudizi jazzistici come doveva avvenire per Espinoza negli anni 70, e ancora oggi sappiamo ed e' documentato dal bel film di Diego Pequeno "Escape al Silencio", che i fans di quel jazz a Parigi ci sono e ancora e si emozionano al suo ricordo e ascoltandone i dischi.
Qui abbiamo tratto da quei giorni una delle registrazioni che ci sembrano la piu' valida testimonianza della classe di Alfredo Espinoza, che qui e' accompagnato da un'altra grande artista contemporanea, la chitarrista Marie Ange Martin, che tra l'altro ancora opera in Francia con successo, raro esempio di chitarrista jazz donna.
Lo stile che si può ascoltare in questa registrazione, intitolata Gilbert Leroux Washboard Group, ci richiama per forza quello dello straordinario quintetto dell'Hot Club de France degli anni '30, e ha una carica di swing per nulla inferiore alla celebre storica band. Espinoza pero' ha un tocco moderno e tutto personale, una sonorità particolare e un' aggressività ritmica stupefacente.