Ella and Louis
Gioielli senza tempo

di Corrado Barbieri, fotografia di Ettore Ulivelli




Impossibile pensare che avrebbe potuto andare diversamente e che due esseri straordinari (non ho detto solo due artisti) come Ella Fitzgerald e Louis Armstrong non dessero vita, se messi assieme, a qualcosa di altrettanto straordinario, di incredibile piacevolezza, destinato ad essere per sempre fonte di splendide emozioni.
E' quel qualcosa fatto di duetti di canto e di canto/ tromba, di musicalita' alla massima espressione, di palpabile complicita' e di una carica umana straripante. Con un'opera cosi' e due personalita' artistiche di questo tipo, ci si lega quasi obbligatoriamente ai due interpreti, direi additittura con confidenzialita'.

Gli album Ella and Louis della Verve di Norman Granz nacquero nel 1956, con l'accompagnamento del quartetto di Oscar Peterson, e si articolarono su tre dischi, quello con questo titolo e 11 brani, in assoluto il piu' bello e piacevole, seguito nel 1957 da Ella and Louis Again,dove i duetti sono pochi e i due cantano piu' che altro separatamente, e quindi Porgy and Bess.

E' all'interno del primo, di gran lunga il piu' valido, che troviamo gioielli nel gioiello, come Stars Fell on Alabama, They can't take that away from me e Moonlight in Vermont. Brani al contempo lievi, sognanti ma anche pregnanti, dove il contrappunto della tromba di Louis in secondo piano e' una chicca che tende a rafforzare l' incantesimo da cui e' preso chi ascolta.

La Decca comunque ben sei anni prima, nel 1950, aveva registrato un primo disco a 78 giri Ella & Louis con l'orchestra di Sy Oliver, con due brani di certo meno jazzistici ma accattivanti quanto quelli della serie Verve: Dream a Little Dream of Me e Can Anyone Explain? No No No, quest'ultimo con un irresistibile breve dialogo tra i due. Ci furono altri brani registrati in tali sedute, ma decisamente meno piacevoli e interessanti.

Tutti gli album, attraverso 60 anni, sono stati pubblicati in una miriade di edizioni, a comprova di un mai cessato successo. Senza tempo quindi e assolutamente inarrivabili da qualsivoglia altro esperimento di duetti possa essere stato realizzato o tentato. Fenomeni unici di personalita' artistiche che nella storia restano in un irripetibile olimpo, quasi in un sogno.