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Le Cantanti delle Big Band
Mestiere non facile, per delle giovani e spesso belle ragazze, quello della vocalist delle Big Band dell'era dello Swing. Dice in un suo scritto "...per il cantante di una Big Band era cosa essenziale conservare un buon rapporto con tutti. Dovevamo cantare - chiuse nell'ambito degli arrangiamenti-. Anche se l'interpretazione di una canzone non risultava poi come l'avremmo desiderata, dovevamo comunque dare il meglio...". Ad avviso di chi scrive Mildred Bailey, nata nel 1907 e con origini indiane, fu senz'altro la cantante dell'era Swing più dotata dal punto di vista jazzistico. Fu scoperta da Paul Whiteman, e si ritrovò presto collega di Bing Crosby. Passò poi a vari piccoli complessi nati nell'ambito della grande orchestra di Whiteman ed ebbe modo di conoscere lo xilofonista Red Norvo che sposò e con cui formò nel 1934 la coppia "Mr. e Mrs. Swing". Con una voce pastosa, limpida e decisa, Helen Forrest è stata probabilmente tra le cantanti dotate di maggior lirismo e tra quelle che ebbero maggior successo al di la' dell'ambiente jazzistico. Nata ad Atlantic City nel 1918, ebbe un' adolescenza drammaticamente segnata da un episodio di violenza e iniziò la sua carriera prima nell'orchestra del fratello e poi in una miriade di band minori, per approdare alla Big Band di Artie Shaw con cui rimase nel 1938 e nel 1939. Quando Shaw sciolse l'orchestra Helen fu scritturata prima da Benny Goodman e poi da Hanry James, dove poté avvantaggiarsi di arrangiamenti che meglio si adattavano al suo stile. Nata in California, si presentò alla ribalta musicale come unica donna di un gruppo vocale che faceva parte della band di Tommy Dorsey, i Pied Pipers, che dal 1940 al 1942 accompagnò gli assoli di Frank Sinatra. I cavalli di battaglia con cui ebbe presa sul pubblico furono "Am I Blue " ed " Embraceable You" che la fecero apprezzare da un vasto pubblico e la spinsero a tentare la strada da solista. Il tono della sua voce era nostalgico e suggestivo, e come accadde per Helen Forrest, la rese amata soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale, quando la sua voce raggiungeva i soldati americani sui fronti più lontani. Registrò un gran numero di album e negli anni '70, con una voce per nulla intaccata dagli anni, registrò con musicisti come Ben Webster, Johnny Hodges, Don Fagerquist, Mel Lewis e Ray Nance. Kay Starr iniziò subito a cantare con le band di jazz, tra le prime i Bob Cats di Bob Crosby, l' orchestra creata da Joe Venuti e quindi quella di Charlie Barnet con cui rimase per cinque anni. Dopo di che ebbe un declino quasi inspiegabile nonostante la sua voce dinamica e intensamente blues. Lo storico Barry Ulanov scrivera' di lei "... Una cantante jazz per natura, con grande immaginazione ritmica e una voce che ricordava le prime grandi cantanti blues ..." Nata nel 1925, non fece ovviamente parte delle vocalist delle Big Band dell'era Swing, ma di quanto doveva avvenire nel decennio 45/55 . La sua voce assai soft, un po' afona, era già in chiave moderna e furono queste caratteristiche che colpirono Stan Kenton che la volle nella sua grande orchestra. Fu in pratica la caposcuola delle cantanti Cool, seguita ben presto da artiste come Chris Connor, Annie Ross ed Helen Merril. Naturalmente le cantanti delle Big Band furono molte di più di quelle che abbiamo trattato, e tra le meritevoli di citazione vi furono Mary Ann McCall (Woody Hermann, Tommy Dorsey, Charlie Ventura e Charlie Barnet), June Hutton (Charlie Spivak e Tommy Dorsey), Maxine Sullivan (Teddy Wilson e Benny Carter), Irene Daye (Gene Krupa e Charlie Spivak), Kay Davis ( Duke Ellington), Helen O' Connell (Jimmy Dorsey), Marta Tilton (Glenn Miller e Benny Goodman), Lee Wiley e altre. Tutte artiste che contribuirono a un sound e a uno schema orchestrale ( caratterizzato dalla serie di chorus centrali assegnati alle cantanti dai leader delle Big Band ) tipici, durati quasi un ventennio.
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