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L’ARTE DI ARTIE
Di Paolo Piccardo
Artie Shaw ha deposto definitivamente il suo clarinetto nel 1954,(è scomparso nel 2004!) ma la sua musica continua ad essere amata,studiata e commentata ancor oggi. E’ ironico che la sua enorme popolarità come icona dello swing abbia portato a mettere in ombra la sua statura di musicista jazz creativo, tuttavia recentemente questo aspetto fondamentale del suo contributo ha iniziato a ricevere attenzioni critiche appropriate.
Raccomando “A Class In Swing” https://www.youtube.com/watch?v=ORD8HAeNxy4 che si apre con la fosca sigla “Nightmare” e che spiega come funziona una big band oppure un video del suo pezzo più celebre, ”Begin The Beguine” https://www.youtube.com/watch?v=HAimMgweUxk I musicisti noteranno che Artie tiene la legatura dell’ancia del suo strumento rovesciata, cosa estremamente rara in quel periodo, ma oggi diventata pratica comune. Artie Shaw non smise comunque mai di sperimentare. Il quintetto costruito all’interno della band, negli anni ’40, noto come i “Gramercy Five “ schierava il pianista Johnny Guarnieri nientemeno che al…clavicembalo, con risultati sorprendenti https://www.youtube.com/watch?v=I7Qm1Y8885w (Special Delivery Stomp,3 settembre 1940,basato su un riff di “Man From Mars” del 1938) Più suggestivo fu l’ingresso in orchestra,nell’aprile 1938, della meravigliosa Billie Holiday, che doveva procurare ad Artie parecchi problemi a causa della razza. In un locale di Seattle il gestore si rifiutò di servirla a tavola; ne seguì una causa intentata da Artie e susseguente pagamento dei danni. Nel profondo Sud i problemi furono naturalmente maggiori, la cantante non poteva sedere sul palco ma rimanere nelle quinte ! finché venne assunta Helen Forrest per prenderne il posto nelle situazioni più difficili. La convivenza delle due ragazze pero’ non andò bene e Billie rinunciò, con grande dispiacere di Artie. Purtroppo per problemi contrattuali (Lady Day era legata alla Brunswick mentre Shaw incideva per la Decca) resta soltanto un disco, straordinario, che testimonia il connubio riuscitissimo tra i due, e che costò alla Holiday una forte penale da pagare. https://www.youtube.com/watch?v=-GxPpTf97VI (Any Old Time,24 luglio 1938) Non mancarono incursioni in musiche più esotiche. Quando nel 1940 Artie, stremato dallo stress, abbandonò l’orchestra sparendo per tre mesi (con grande sgomento dei suoi fans), si rifugiò in Messico, da dove tornò pieno di nuove idee e melodie che ancora ben si ricordano: Frenesi, Adios Mariquita Linda, Danza Lucumi ( e per le quali subì una causa da parte di Ernesto Lecuona per problemi di copyright). Da quel momento Shaw iniziò un viaggio di ricerca musicale che abbandonava lo swing tradizionale verso sonorità più moderne, e con risultati, francamente, a volte inascoltabili. Tuttavia la sua produzione resta una vera gemma nel panorama degli anni 30 e 40. Personalmente ritengo la sua band la migliore orchestra bianca (mi si passi il termine) di sempre. |
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