Ancora su Tatum, con gli occhi dei grandi

 
 
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Ancora su Tatum, con gli occhi dei grandi





di Adriano Pateri




"I only play piano but God today is in the house" - (Io suono solo il piano….ma oggi Dio è qui con noi!)". E' Thomas Fats Waller che introduce l'arrivo di Art Tatum al pubblico in un club in cui lui si esibiva. E dire che Fats Waller, lui stesso grande pianista e compositore,
fu, come confermato dallo stesso Tatum, la fonte primaria della sua ispirazione e del suo stile, specie per quanto riguarda lo stride cioè l'alternanza di note singole e di accordi per accompagnare con la sinistra. Al pianismo di Fats, Art aggiunse l'uso delle decime e cioè due note suonate con la sinistra ad intervalli di dieci toni - tecnica ripresa poi da pianisti come Teddy Wilson.


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I grandi personaggi del mondo musicale classico del pari si espressero in questi termini su Art Tatum.
George Gershwin, allibito di fronte all'interpretazione della sua 'Liza' o di 'I got rhythm' da parte di Art Tatum, lo invitò ad un party assieme a Leopold Godowksy, uno dei più grandi pianisti classici dell'epoca. Godowsky ascoltò Tatum per venti minuti, dopo di ché mostrò segni di stanca noia, come riportato nelle memorie del pianista Oscar Levant.
In parole povere: venti minuti di musica di Art Tatum sono abbastanza per ogni essere umano data la vastità e la complessità del contenuto melodico, armonico e ritmico della sua musica espressa con una sbalorditiva tecnica pianistica.
Quando Sergei Rachmaninoff ascoltò Tatum suonare non esitò ad affermare che Tatum era il più grande pianista di qualunque genere musicale.
E quando Wladimir Horowitz sentì Tatum suonare 'Tea for two' in casa sua, non esitò a buttare la sua partitura nel fuoco…!


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Ma i riconoscimenti e l'ammirazione non giunsero solo da artisti classici.
Lo stesso Charlie Parker, dopo aver ascoltato Art Tatum in un ristorante di Manhattan dove lavorava come lavapiatti confesso' di quanto avesse voluto suonare il suo strumento come faceva la mano destra di Art.
Oscar Peterson giovane, dopo che il padre gli fece ascoltare un "Tiger rag" di Art Tatum e lo convinse che si trattava di un solo pianista, non toccò più il piano per mesi, ma da allora divenne un suo inalienabile discepolo.
Hank Jones nell'ascoltare Tatum su una stazione radio, ridacchiando affermò che avevano di proposito organizzato un trucco per far apparire un brano suonato da un solo pianista anziché da tre!
Il grande Kenny Barron confessò di avere tutti i dischi di Tatum ma di cercare di non ascoltarli mai altrimenti avrebbe smesso di suonare il piano…
Count Basie lo definì l'ottava meraviglia del mondo. E la lista potrebbe continuare, senza dimenticare, come ciliegina sulla torta, che Tatum specialmente nelle sue improvvisazioni in contrappunto, come se non bastasse dimostrò anche di essere ambidestro!!



 



 





 

 

 


 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 


 

 

 

 



 

 

 

 

 




 
 
   
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